Ennesimo caso in cui, visto il trailer si ha praticamente già visto buona parte della vicenda. Ma, tutto sommato, poteva pure bastare il trailer, che era decisamente più breve e raccontava comunque quello che c'era da raccontare.
Ma, al solito, procediamo con ordine.
Remake/adattamento/profonda riscrittura di Sogni Proibiti, del 1947, è ispirato dal racconto breve del 1939 ad opera di James Thurber.
Se già da qui si parte abbastanza lontani nel tempo, meglio evitare di smarrirsi nel ginepraio di produzione che, già quasi una decina di anni fa, ha visto il rimpallarsi dell'idea di questa nuova versione da parte di svariate case di produzione, sceneggiatori, attori possibili per il ruolo di protagonista. Ma la rete vi vuole bene, e Wikipedia vi consente di informarvi agilmente.
Poi c'è Life Magazine, celebre e storica rivista statunitense per cui Mitty lavora, in qualità di responsabile archivio negativi. E anche qui, c'è da farsi una cultura su un brand tanto celebre e tanto tormentato nei vari passaggi più o meno forzati che ha dovuto subire col passare degli anni.
Ecco. Dopo questi due approfondimenti, e dopo aver detto che, in alcuni passaggi, la fotografia di questo film risulta particolarmente ispirata, possiamo pure chiudere l'anteprima.
Deludente?
È capitato a tutti di farsi dei viaggioni mentali, sul tipo di persona che avremmo voluto essere. Su come saremo potuti essere più brillanti, avventurosi, carismatici, pur calati nell'ovvietà del quotidiano. È un tipo di esperienza largamente condivisa, e nella quale è facile riconoscersi. Per questo, quel momento di rischio e riscossa, che già dal trailer viene ampiamente promesso allo spettatore, risulta banale pur nella spettacolarità di molte scene.
Non è uno Stiller da ridere. Qualche battuta al posto giusto, ma l'intento è sicuramente altro. C'è un mondo la fuori, e l'avventura della tua vita spetta solo a te, protagonista cosmopolita dai mille talenti nascosti. Yeah. Ve l'ho detto che il trailer spiega tutto, no?
Note:
- Shirley MacLaine, nel ruolo della madre di Mitty, è uno spreco. l'attrice è molto, molto, molto più che una faccina tra il sorpreso e l'apprensivo. molto di più, che diamine.
- in una battuta, il personaggio di Ted (Adam Scott) dice a Mitty qualcosa del tipo: 'ehi, sei un vero Duncan uomo armato'; non esiste Duncan uomo armato. esiste Duncan Man-at-Arms. sì, quello dei Masters. sì, quello di He-Man. certo, il padre di Teela. e certo, un nerd durante la localizzazione di un film statunitense è sempre necessario.
Nessun commento:
Posta un commento