Il titolo più valido sarebbe stato 'ulteriore dimostrazione di quanto Sofia Coppola sia una validissima fotografa'.
Avete visto il trailer? Ok, allora non ci sarà grosso rischio di fare spoiler. Perché, essenzialmente, il film è già tutto lì. Non vado a memoria, l'ho appena guardato nuovamente giusto per esserne sicuro. Confermo che il film sia davvero tutto lì.
Andandolo a vedere in sala, però, assisterete ai seguenti fenomeni:
- il pubblico femminile che trasalirà alla vista dei guardaroba delle star. Soprattutto per le scarpe. Ci saranno occhi sbarrati. Espressioni di pura invidia e stupore. E qualche suono sommesso che vi farà guardare intorno, con aria quasi imbarazzata. Non dateci peso. È passione. Di quella tutta femminile per l'Abbigliamento. L'A maiuscola è voluta.
- se siete un nerd, vi troverete a pensare ad Assassin's Creed. Il primo. Quello con Altaïr. Perché per la maggior parte del tempo assisterete praticamente allo stesso tipo di azione. Il gruppetto prende di mira la casa del vip. Prende quel che vuole. Si gode il bottino. E poi si passa al successivo. E a quello seguente. Intermezzo. Casa del vip. Prende. Bottino.
Detto questo, dov'è l'approfondimento psicologico dei personaggi? Quali sono le ragioni che stanno dietro al gruppo criminale di The Bling Ring? Dove sta la tridimensionalità di una vicenda che, pure, è ispirata a fatti realmente accaduti?
Non c'è. Tutto qui. E non per mancanza di sceneggiatura o imperizia di regia. Ma ci sono arrivato dopo. Se avrete attorno a voi lo stesso pubblico del quale ero circondato, capirete. Parlare di disvalore emotivo e morale generazionale mi pare troppo bigotto. Generazione parzialmente composta da elementi debosciati scarsamente consapevoli, suona meglio?
Ecco perché dicevo che la Coppola è una validissima fotografa. Ha scelto una storia. Ne ha valutato gli aspetti. L'ha immortalata così come era. Vuota. Meravigliosamente colorata, ma dannatamente vuota.
Non in senso limitante. Ha proprio centrato l'obiettivo in pieno.
Se avete visto il film, se lo andrete a vedere, se vi ha incuriosito la vicenda, date una letta all'articolo di Arianna Cavallo su Il Post, che è un'ottima vista sulla vicenda reale ed i suoi protagonisti.
Nel film c'è anche Gavin Rossdale. Ma non ci fa caso nessuno. Ma tanto lo potete vedere pure nel trailer. L'avevo detto che il film era già tutto lì. E no. Prima di vederlo in sala, non ci avevo fatto caso.
Menzione d'onore per la colonna sonora. Azzeccatissima. Perfettamente miscelata nelle scene, e stilosa quanto basta senza essere troppo mainstream.
7.10.13
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