3.12.10

[RECE] - A sickness in the family

In ogni famiglia ci sono problemi, discussioni, crisi. Ma quando le cose iniziano a diventare seriamente troppo pesanti, a chi attribuire la colpa di tutto? Magari ad una casa stregata. O potrebbe trattarsi semplicemente di sciocche suggestioni?

Denise Mina cala il lettore in una tensione già palpabile dalle primissime pagine, nel tessuto di una famiglia che davvero non ha alcuna coesione. E, episodio dopo episodio, le cose non potranno che peggiorare inevitabilmente. Questa è la sua prima graphic novel, ma la Mina ha scritto una storia con un ritmo dannatamente perfetto. Mentre la tragedia sgretola definitivamente la famiglia Usher, lei si pone come un regista che suggerisce, senza mai dare alcuna anticipazione sul dove stia guidando il lettore. La suddivisione in capitoli dimostra un'efficacia ed una consapevolezza piena della vicenda in tutte le sue sfacettature.

Antonio Fuso, pur fortemente influenzato da Camuncoli e Dell'Edera, si presta benissimo alla narrazione visiva. Grigi e retini vengono utilizzati nel modo più adeguato, fornendo esattamente l'atmosfera che la storia dovrebbe dare. L'interiorizzazione e la comprensione dei testi della Mina si vedono; le tavole dimostrano come Fuso abbia colto precisamente ciò che andava fatto vedere al lettore e la sensazione che doveva essergli trasmessa.

Uno strepitoso Vertigo Crime per il quale mi permetto di dare un suggerimento: leggetelo un capitolo alla volta; non farete che valorizzare ulteriormente la forza di questo volume.

Nessun commento:

Posta un commento