27.10.10

[RECE] - John Doe #1 (IV stagione)

Sbruffone. Arrogante. Idiota. Saggio. Carismatico. Dio.
È tutto questo, e qualcosa di più. Il ritorno di John è all'altezze delle aspettative che l'attesa aveva generato.

Davide De Cubellis realizza la cover.
Roberto Recchioni narra la vicenda.
Riccardo Torti illustra.

La voglia di raccontare davvero permea tutto il volume. Ci si può divertire tra i vari inside jokes e le citazioni, ma la sostanza meta fumettistica parla a tutti, con il solito stile che ha reso il personaggio tanto vivo e tridimensionale, come è noto ai suoi lettori.

Inizia la nuova stagione. Si sente ancora l'atmosfera di ciò che è stato e si respira la prospettiva di un nuovo corso. È comodo passeggiare al fianco di Dio, guardando il suo quotidiano ed ascoltandone le confessioni. L'essere umano è fatto a Sua immagine e somiglianza, e John non perde una singola occasione per dimostrarlo.

Non sfogliatelo distrattamente, i nomi coinvolti già bastano a darvi l'idea della qualità. Leggetelo e godetevelo come fareste con un film, senza spoilerarvi nulla.
Anche se c'è da dire che '...e venga il mio regno' è da applauso. Tanto nel titolo, quanto nella contestualizzazione nella storia.

20.10.10

It's wednesday: Metamorpho

Rex Mason. Neil Gaiman. Michael Allred.
Rendere omaggio a tutto questo non era esattamente una passeggiata. Ed il personaggio di Metamorpho è uno di quelli che ritengo tra i più difficili da rappresentare.

Il rischio di farlo diventare un pupazzo è sempre altissimo. Quindi, per renderlo 'cool', è necessario giocare molto sull'atmosfera. Quella qui sopra è l'interpretazione che ne ho dato.

16.10.10

Chance

Mi chiamo Richard Desmond Abernathy. Questo è l'inferno.

Vi hanno cercato di spiegare il déjà vu in svariati e fantasiosi modi. Tutte sciocchezze. Quelli che vivete sono i punti di contatto con la vostra vita, già vissuta. È successo una volta. Mi aspetto che accadrà, e sia accaduto già, infinite volte.

Siamo un meccanismo inceppato. Un film che non smette mai di essere proiettato per un gruppo di spettatori troppo annoiati per cambiare pellicola o, semplicemente, non è più rimasto nessuno a guardare. Tutto è sempre lo stesso. La nostra vita, ripetuta infinite volte. Con solo una vaga consapevolezza di ciò. Quel tanto che basti a farcela percepire come vuota di ogni significato.

Come lo so? Perchè ho già scritto queste parole. Voi le avete già lette. E succederà tutto ancora, ma non ho idea per quanto altro tempo.

Mi chiamo Richard Desmond Abernathy. Forse vi siete ricordati di me. Forse vi ricorderete di aver letto questo nome da qualche parte, la prossima volta.

13.10.10

It's wednesday: Green Lantern

Il problema con i personaggi iconici, è che li si è già visti in tutte le salse. Ma spero di aver imparato qualcosa dall'infelice prova su Superman. Ed ecco quindi Hal Jordan. Non una Lanterna Verde, ma LA Lanterna Verde.

Ancora diversamente dalle precedenti illustrazioni, qui ho provato a sperimentare soluzioni diverse. Anche perchè il personaggio della prossima settimana, richiederà una dose non indifferente di fantasia. Sarà infatti il turno di Metamorpho.

8.10.10

[RECE] - Fogtown

Il nuovo Vertigo Crime torna a raccontare una storia noir.
Non è facile esprimere un giudizio su Fogtown. Un po' tutto il volume è afflitto da una forte altalenanza qualitativa tanto a livello narrativo, quanto a quello artistico.

Andersen Gabrych parte molto lentamente e, considerando l'economia complessiva della vicenda nonchè la forte, ed eccessivamente brusca, accelerazione che impone agli eventi dalla seconda metà del volume, non si può fare a meno di notare che un registro diverso avrebbe indubbiamente giovato.
Se nella prima parte è facile sentire il peso della vita trasandata del protagonista, lo scrittore non ha sfruttato nel migliore dei modi lo spazio rimanente a sua disposizione. Troppa carne al fuoco, che forse avrebbe meritato ulteriore approfondimento.

Brad Rader, invece, dimostra di saper padroneggiare lo storytelling. Ma il problema è nella resa finale della tavola. Troppo spesso ci sono elementi che appaiono male abbozzati e inseriti nella sola ottica della funzionalità della narrazione, senza alcun tentativo di rendere più gradevole il disegno. Se il lavoro si fosse limitato alla realizzazione del layout per un altro artista, non ci sarebbe stato da ridire. Ma così, lascia l'impressione di un prodotto poco curato.

Un volume che merita uno sguardo, se non altro per la non convenzionalità di questo specifico noir. Ma con la consapevolezza di un prodotto non perfetto sotto vari punti di vista.

6.10.10

It's wednesday: Deadman

Boston Brand è uno di quei personaggi che, dopo averne letto una storia, viene voglia di vedere utilizzato nel migliore dei modi. Lo stesso vale un po' per tutto il cosmo 'mistico' della DC, onestamente.
Su Wednesday Comics, gli è stato reso un omaggio più che pregevole.

Ho provato a fare lo stesso, giocando con gli elementi di quel racconto. L'albero è stato particolarmente divertente da realizzare. Ho cercato un modo non convenzionale di stilizzarlo ed il risultato mi pare discretamente gradevole.

A chi tocca la prossima settimana? Ah, già. Green Lantern (Hal Jordan, ovviamente).